Rischi psicosociali

quali strumenti a disposizione delle aziende?

Stress, burnout, mobbing, molestie sessuali, pregiudizi all’integrità personale sono temi spesso alla ribalta della cronaca.

Si tratta di gravi malfunzionamenti dei rapporti umani, a volte indotti da lacune nella concezione e nell’organizzazione del lavoro. Secondo l’art. 328 del Codice delle obbligazioni, il datore di lavoro deve garantire la salute fisica e psichica dei suoi dipendenti. L’art. 6, cpv. 1 della Legge sul lavoro precisa: «A tutela della salute dei lavoratori, il datore di lavoro deve prendere tutti i provvedimenti, che l’esperienza ha dimostrato necessari, realizzabili secondo lo stato della tecnica e adeguati alle condizioni d’esercizio. Deve inoltre prendere i provvedimenti necessari per la tutela dell’integrità personale dei lavoratori.»

L’ispezione del lavoro (inchiesta SECO del 2014) ha constatato che i rischi sono in costante aumento. Conclusione alla quale è giunta anche la Vaudoise nel campo della perdita di guadagno legata a casi di malattia, indipendentemente dal settore d’attività: oltre il 24 % delle persone attive soffre di stress, il 25 % si sente regolarmente esausto, il 15 % lo è a fine giornata. Per capire meglio tali fenomeni, occorre darne una definizione precisa.

Stress: pressione mentale eccessiva dovuta a sollecitazioni logoranti causate da un’organizzazione inadeguata del lavoro. Si tratta di una nozione relativa: l’individuo non dispone più delle risorse necessarie per compensare le sollecitazioni e percepisce lo stress in modo negativo.

Burnout: stato di esaurimento risultante da un grande impegno personale volto a garantire a tutti i costi l’abituale rendimento. Un forte carico persistente sfocia nello sfinimento psichico.

Mobbing: attacchi diretti ripetuti, sistematici e persistenti nei confronti di una o più persone, che possono assumere varie forme, ad esempio atteggiamenti vessatori, una comunicazione ostile, il rifiuto del cambiamento. A lungo termine, tali atti possono causare dimissioni e problemi psicologici o fisici.

Molestie sessuali: sollecitazioni o pressioni per ottenere favori di carattere sessuale. Il 30 % delle persone afferma di aver subìto almeno una volta molestie. Anche un solo atto isolato può essere definito tale. Le conseguenze sono assenze prolungate, ripercussioni sulla salute, discriminazioni di genere. Il codice deontologico di un’azienda deve definire chiaramente le conseguenze di tali comportamenti e le azioni da intraprendere per evitarli. Va inoltre predisposto un dispositivo di prevenzione adeguato.

Che cosa propone la Vaudoise?

Il nostro partner Vicario Consulting SA, società specializzata nell’installazione di strutture di prevenzione dei rischi psicosociali, interni o esterni, può aiutare a nominare una persona di riferimento all’interno dell’azienda che orienti e sostenga i collaboratori nell’elaborazione di una strategia di risposta alle difficoltà psicosociali.